stemma PP.Celestini

chiesetta S.Antonio Abate
via Dasumno 3
angolo via Scarambone 1 Lecce

 
 

 

A Lecce erano due le chiesette dedicate a S.Antonio Abate. L’Infantino, nel suo “Lecce Sacra” del 1634: quest’antichissima Cappella, dedicata al confessore di Cristo S.Antonio Abate, detto Sant’Antonio di dentro a differenza di un’altra Cappella sotto il medesimo titolo di S.Antonio, fuori le mura della Città all’incontro, e non molto lontano dalla Porta di Rugge”.
Questa chiesetta era sottoposta al palazzo dei Sarlo, baroni di Ussano, nobile famiglia originaria della Francia o forse della Germania, che da Napoli si stabilì in Lecce, al cui patriziato fu ascritta e dove si estinse nel sec. XVI. Sull'architrave del portale si nota lo scudo con una Impresa dei PP. Celestini (una croce accantonata da quattro crocette) che ne ebbero il patronato. Sembra che vi si trovasse una tela raffigurante il Santo titolare, attribuita allo Spagnoletto o addirittura al Ribeira e trafugata nel 1973.
La proprietà dell’edificio, conteso dalla Curia leccese e da una privata cittadina, dopo un processo durato dieci anni, è stata “restituita” alla Diocesi nel febbraio 2015.

 
       
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