palazzo MAREMONTE
via Principi di Savoia 67

 
 

 

Il Palazzo originariamente apparteneva alla famiglia Maremonte, una delle più antiche e nobili della città, estintasi nel 1854, per poi divenire di proprietà della famiglia Chillino, facoltosi banchieri e imprenditori; oggi è dì proprietà degli eredi di quest'ultima famiglia. Il palazzo è stato completamente ristrutturato nella metà del XIX secolo nel prospetto e nel cortile secondo i dettami architettonici del tempo. Nel 1640 il palazzo è stato teatro di un delitto: G. Francesco Maremonte uccise l'amante della moglie sorpreso in flagrante adulterio. Dopo una breve detenzione nelle carceri del Castello di Carlo V, fu rimesso in libertà e si riappacificò con la fedifraga.

 
   
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